30 ott 2014

Seashore e ...against all odds(Max)

Ed ecco altri due maglioni tradotti in italiano.


Se per caso venisse il dubbio, no, non ho interessi reconditi per i design di Isabell Kraemer.


Seashore
Unite al fatto che mi piacciono i suoi maglioni al fatto che adoro giocare con le lingue e che lei è proprio una persona carina ed ecco che mi ritrovo spesso e volentieri a tradurre i suoi schemi.

Lo faccio con piacere e se facendo queste traduzioni aiuto qualche italiana che non parla inglese o tedesco a lavorare uno dei suoi maglioni, meglio.

Quest'ultimi maglioni sono, come sempre, maglioni dalle linee semplici che si prestano facilmente a piccole o grandi personalizzazioni, ben scritti e dettagliati il giusto.

Lavorare un maglione di Isabell è rilassante perchè si segue facilmente.

Il Seashore è arricchito dal bottoncino dietro, qualche riga (che non guasta mai) e due spacchetti arrotondati.

Grazioso e mooooolto mettibile.

La scelta del filato fatta da lei è molto interessante, anche se io ho sempre un pò un blocco nei confronti del lavorare due fili insieme. Mah, vai a capire perchè.

...against all odds (Max)
L' ...against all odds (per festeggiare il conseguimento dell'Abitur, equivalente alla nostra maturità, del figlio Max) è ancora più semplice. arricchito anche lui dal bottoncino dietro al collo e dallo sprone colorato.


Il Seashore lo trovate in vendita qui, mentre l'...against all odds qui .

Se non avete accesso a Ravelry e vi perdete nei suoi meandri contattate me e troveremo un modo alternativo per comprare.

Come sempre, se qualcuno avesse bisogno di chiarimenti e spiegazioni a proposito del pattern e/o della traduzione, non esitate a scrivermi a info@laneeco.it !

26 ott 2014

Troppa grazia, Sant'Antonio!

Quando troppo poco e quando troppo.

Quest'anno il mio "buon proposito" era di fare più maglioni.

Direi che ci sono riuscita, ne ho fatti più in quest'anno che in tutta la mia vita.  Fare i maglioni dà una soddisfazione unica...

quando li hai finiti.

Quando li stai lavorando è cmq divertente ma... almeno per me c'è il chiodo fisso della conclusione.

E poi ci sono le maniche.

le maniche ....

Accidenti, non ho mai calcolato quanto ho le braccia lunghe. Mi è sempre piaciuto avere gli arti lunghi maaaa... quando sei tu che devi lavorare a maglia le maniche inizi a pensare che essere un T-Rex poteva avere anche i suoi lati positivi... a parte l'essere in cima alla catena alimentare, ovvio. 

Cmq, tirati alla lunga i vari lavori, alla fine praticamente ne sono usciti tre contemporaneamente dai ferri. Evvai!



Ecco il mio Ravello, della mia amata Isabell Kraemer, che era lì a stazionare da Aprile e che sono finalmente riuscita a finire nella speranza di indossarlo quando fosse venuto un pò di fresco. Che sia venuto un freddo boia mi ha un pò spiazzato ma vabbè, tanto si riuscirà ad indossarlo lo stesso negli uffici riscaldati. IL maglione è fatto con Holst Coast, un filato bellissimo anche se un pò delicato. Non sono riuscita a far venire una maglia particolarmente regolare ma il maglione è leggerissimo, morbido e caldo quel che basta per le giornate di mezzastagione, ammesso e non concesso che ce ne siano. Le uniche modifiche al pattern  sono il bordino verde sul bordo a coste e le maniche: invece di avere entrambe 9 righe io ho fatto una manica tutta a righe e l'altra senza. Perchè se non sono storte noi non le vogliamo :-) 

Per il collo io ho preferito fare un giro di i-cord perchè si apriva parecchio con la Coast (che è morbidissima) ma che è contemplato nello schema.
Per il resto il modello è stato seguito pedissequamente. 


Poi il mio Wanderling, sempre di Isabell. 

Fatto con un misto lana/alpaca comprata a Bolzano e destinata all'inizio per un maglione di marito, visto che il maglione non ingranava ed io mi sono stufata di sentir commentare il fatto che fosse di un color verde/marrone non definito (sembra un pò il colore del VERO gelato al pistacchio) ho abbandonato, con grande suo dolore, il maglione Aran su cui stavo lavorando e fatto questo PER ME. Ecco, da questo i mariti/compagni possono desumere la preziosissima lezione: non rompere troppo perchè non sai mai quando verrà disfatto il tuo lavoro :-D

Anche qui schema seguito da brava alunna tranne per l'ultima riga a contrasto su una sola delle maniche... perchè come sembre, se non son storte, non le vogliamo :-)
Il filato si lavora bene, ha una buona definizione ed è caldissimo pur rimanendo leggero (è un peso "sport")




Ed infine last but nor least,  la versione adulto del test fatto quest'estate (sì, esatto, ESTATE. Ok che non faceva caldissimo, ma io ero in Sicilia ed è stato cmq "pesantino" lavorare una bella lana  rustica in costume. Almeno quello era taglia 6 anni).

Un esperimento visto che la taglia più grande è 12 anni. Usando un filato molto più spesso di quello richiesto originariamente ho lavorato una taglia 10 anni ed è uscito un maglione da adulti... per un uomo con le braccia (anche lui) troppo lunghe -_-

Ed alla fine si è lamentato che la lunghezza di maniche che voleva era toppa! Argh... io ammetto di non essere convinta sulla lunghezza del maglione ma lui sostiene che va bene così...  secondo me è solo la paura che se lo rimetto sui ferri alla fine non glielo finisco più :-D

La foto è bruttina e non si capisce il colore del maglione (viola) ma, a parte accontentarmi, dovrei adottare metodi per far star fermo il coniuge che purtroppo sono vietati dalla convenzione di Ginevra.  

Le righe sono gialle e fatte con Drops Eskimo, mentre il maglione è in Alafoss Lopi. Speriamo che quest'anno venga un pò di freddo degno di questo nome oppure nonr iuscirà a metterselo mai. Tenero che faccia parure con il figlio :-D


Sono molto soddisfatta delle mie "criature".

Oh, ora mi posso concentrare sul mio Audrey (quello di qualche post fa, ricordate?) ed un progetto segretissimo 



12 ott 2014

I Knit cafè con le corna

Detto così suona malissimo.

Amigurumi a uncinetto di Berroco.
Per scaricare lo schema bisogna iscriversi.
Eppure è così, ormai dall'inizio dell'anno, ogni terzo sabato del mese (periodo estivo escluso) ci si incontra nella sede della Reindeer Corporation per un incontro in cui sferruzzare e chiacchierare.



Per prima cosa spieghiamo a chi non lo sapesse cos'è un Knitcafè (le corna non le spiego, suppongo che tutti sappiano cosa sono -_-):  
Un Knit cafè è un incontro di amanti del lavoro a maglia. Durante questo incontro si sferruzza in compagnia, ci si scambiano consigli, si chiariscono dubbi, si palpano lane (gh gh), si mangia, si beve ed in generale si parlotta del più e del meno.

Sì certo, anche smangiucchiare....

soprattutto smangiucchiare.

Perchè essendo la sede privata, non abbiamo alcun limite (e quindi alcun scrupolo) a portare qualsivoglia leccornia per passare il tempo... e visto che non c'è niente di più divertente che smangiucchiare in compagnia, ecco che alla fine spesso diventa un baccanale a base di cibo e lana.

Certamente dipende dalla buona volontà (e capacità) ai fornelli delle persone che intervengono. Io il mio lo metto sempre. :-D

La Reindeer Corporation, cioè la corporazione delle renne (di qui il titolo del post), è un'associazione ludico-culturale che da anni promuove il gioco intelligente. Quel gioco, cioè, dove le celluline grigie tanto care a Poirot sono stimolate a lavorare. Giochi di ruolo, di miniature, da tavolo (e non parliamo di Trivial Pursuit o indovina chi).

Poichè la sede viene sostenuta interamente da alcuni soci masoch... ehm, sostenitori che credono fortemente in questa realtà, per il Knitcafè presso la sede è richiesto ai non soci un contributo di gestione sede di 2 euro

Se riuscite a fare un salto, noi renne sferruzzatrici ne saremo felici, sia per il vostro sostegno che per la conoscenza di un'altra knitter. Potete visitare la pagina di Lane e co, dove viene periodicamente pubblicato l'evento 

E se non sferruzzate ma siete interessati a provare questa realtà del GIOCO visitate il sito della Reindeer, facciamo tante attività aperte al pubblico.

E un BRAAAM a tutti voi!