1 dic 2014

Addolciamoci la vita



Non è stata una gran settimana,

E' morto il bassottone storico, Klaus, dopo una malattia abbastanza brutta, e ci ha lasciato tutti con un grosso buco. Anche se, tra i miei genitori e noi abbiamo ancora altri 4 bassotti (2 noi e 2 loro), Klaus è stato il primo della banda... era speciale.

Poi, come se non bastasse, papà è stato ricoverato per dei calcoli renali e lo operano oggi. Marito ha deciso che questa settimana ce l'aveva con me e sono 4 giorni che non mi rivolge la parola, al massimo monosillabi proprio perchè è necessario.

Insomma, una settimanella di quelle da dimenticare.

E quindi cerco di bilanciare l'amara realtà con un pò di zuccheri, per la somma gioia di mia madre che è a dieta e che viene caricata di metà delle cose che faccio, visto che ho la sfortuna di avere una famiglia che i dolci proprio non li mangia.

Ho cominciato con una Käsekuchen senza base di frolla (in genere faccio una specie di contenitore dentro cui di versa il composto). Mi ricorda quando, fresche fresche di trasferimento su in Germania con la nostra conoscenza praticamente inesistente di lingua tedesca ci cimentammo a scuola in un impasto a base di quark e mandarini.

Tutta gasata mi fiondai a casa, costringendo mia madre a comprare praticamente un chilo di quark e facendoglielo mescolare con i mandarini. Peccato che a quel punto la mia conoscenza della lingua aveva dato forfait e non ero stata in grado di dirgli cosa bisognava fare con un chilo di quark (formaggio che è quasi uno yoghurt) e mandarini... ora, a 30 anni di distanza ho finalmente capito cosa ci dovevamo fare... della serie meglio tardi che mai.

Nella foto ho la versione mignon... ne ho fatta anche una più "corposa". I mandarini dentro le donano freschezza... e non è neanche particolarmente grassa visto che il quark è un formaggio supermagro, non c'è burro, poche uova e quasi niente farina (cui andrebbe il semolino ma non è presente in casa, ho usato la farina di grano duro). Buonissima.

Poi, visto che questa settimana ricorreva il genetliaco del marito e i miei quest'estate mi hanno portato dalla Germania le ciliegie in barattolo (sono immerse nello sciroppo ma non sono realmente sciroppate... boh, una cosa strana, insomma) ne ho approfittato ed ho fatto la sua torta preferita... la Torta della foresta nera o Schwarzwälder Kirschtorte. Noi la chiamiamo più semplicemente la Schwarzwald ma in realtà stiamo dicendo la "Foresta Nera"... vabbè, lasciamo perdere questi sofismi linguistici. Non ho la Kirschwasser (distillato di ciliegie), perchè quello preso su ce lo siamo bevuto... ehm ehm...,  ma ho ovviato scaldando insieme un pò dello sciroppo delle ciliegie (che non era molto dolce) con grappa (o anche brandy)... non è lo stesso ma amen, va bene lo stesso, Io sono una di quelle 10 persone in tutto il mondo a cui le torte piacciono umide, morbide e inzuppate... non da sbrodolarsi in mille pezzi ma onestamente se devo mangiare una torta secca, vado in spiaggia, mi faccio un mattone di sabbia e risparmio un sacco di soldi e fatica.


Ed eccola qui, ne sono molto fiera. pochi riccioli, forse, ma quelli li hanno messi il papà e Massimo, quindi io declino ogni responsabilità.

Nonostante sia una torta che fa molta scena, è anche molto semplice da realizzare. Io ho preparato il giorno prima la base, poi il giorno del compleanno ho montato la panna (ci ho messo un cucchiaio di fecola per farla rimanere più soda e non spapparsi con il tempo), sciolto un pò di cioccolato e assemblato: base, inzuppo di liquore, spalmo un pò di cioccolato fondente sciolto (ok, questa è una mia aggiunta...), metto panna e incastro dentro le ciliegie denocciolate.
Alla fine ricopri tutto di panna, riccioli di cioccolato e decori come vuoi, io ho fatto qualche ricciolo con la tasca e spiaccicato dentro la ciliegia (quelle a testa in giù le ho messe io, le altre Massimo)

 Questo è quello che è rimasto dopo la cena.

Peccato che le ciliegie siano difficilissime da trovare qui in Italia, perchè per me le amarene Fabbri sono troppo dolci mentre questa non è una torta particolarmente zuccherosa (la cioccolata è fondente, la panna non zuccherata, il Kirsch sarebbe un distillato, non un liquore, quindi secco e non sciropposo.)

Se volete le ricette, le metto senza problemi.



23 nov 2014

La lana di lumaca



Oh, va di moda l'unguento alla bava di lumaca, perchè io non potevo seguire iol trend e cercarmi la lana di lumaca?

Che schifo, direte... e direste anche bene, perchè in effetti un pò schifo l'idea lo fa anche a me.

Però di lumaca questa lana ha solo il nome.

Sto parlando della Snailyarn, una ragazza, al secolo Valentina Consalvi, che tinge a mano.

Ha un negozio etsy, filati bellissimi e colori idem.

Io al momento ho preso solo tre matasse di BFL e seta... ma non credo proprio che mi fermerò.


I prezzi non sono nè alti , nè bassi. Sono perfettamente in media con i prezzi che si trovano in giro, con la differenza che

A. questi si trovano in Italia e si paga meno la spedizione. E' vero che dall'Inghilterra in genere si paga molto poco ma la spedizione non è tracciata E il cambio non perdona.
B. essendo un artigiano italiano, sosteniamo un pò un nostro conterraneo che invece di fare un grosso pernacchione a questa terra ed emigrare all'estero (che per inciso, io avrei già fatto da un bel pò, non avessi i problemi di salute che ho e un marito con uno dei pochi lavori sicuri che sono rimasti) ha deciso di farsi del male e provare a  costruire qualcosa qui.

Insomma, spendi meno e sostieni un italiano, cosa vuoi di più?

Visto che oltretutto Valentina è una ragazza estremamente cordiale e disponibile, fa anche piacere.

E poi i filati sono belli... che si può volere di più?

18 nov 2014

Abilmente Roma 2014

Ebbene sì, sono andata anch'io.

Per la prima volta la fiera Abilmente di Vicenza si sposta a Roma.

La Fiera di Roma non è luogo nuovo per me, con la Reindeer Corporation (l'associazione ludico-culturale di cui faccio parte) partecipiamo a tutte le manifestazioni ludiche che si tengono lì... in realtà partecipiamo ad ogni manifestazione ludica che si tenga a Roma (ma siamo stati anche in "trasferta" quando si era un pò più giovini e spensierati)  dal 1999.

Ogni anno un saltino all'hobby show ce lo faccio, anche se non ho grandi aspettative.
Quest'anno devo ammettere che ne avevo un pò di più.

In primis perchè questo NON ERA l'hobby show, e poi perchè sapevo che sarebbe stato presente il gruppo Magliuomini, che è un gruppo molto energico e "moderno".

Evito i triti e ritriti discorsi su "oh, finalmente, uomini che fanno la maglia" e bla bla... che noia.

Il fatto che un uomo lavori a maglia dovrebbe essere accettato senza "stuporone"... un pò come una donna che si diletta in bricolage.
No, invece siamo suddivisi in compartimenti stagni e per uscirne si fa una fatica boia.

Questi ragazzi ci stanno lavorando, BRAVI!

Era presente Elbert Espeleta, che tinge e fila con una grazia ed un g usto che secondo me sono veramente particolari e notevoli. Mi piacciono moltissimo tutti i suoi lavori, lui poi è una persona molto piacevole e gentile. E' stato un piacere conoscerlo.
E pensare che una signora, guardanod un suo filato, gli ha detto che "costa troppo e poi è macchiato".
Una sola parola:

SIGH

Ho colto l'occasione per conoscere di persona anche un'altra ragazza che tinge ed ha un negozio etsy, lei è di Ariccia, fa delle cose bellissime ed è molto gentile e disponibile, è stato un piacere conoscere Valentina.

Comunque, nel loro spazio laboratorio, Magliuomini ha presentato corsi gratuiti su lavorazioni classiche (poche) e "avanzate" (molte), filatura, uncinetto... insomma, un'offerta interessante.

Il problema, che riscontriamo noi della Reindeer a Romics e si ripropone qui è sempre quello: POCO spazio.

Gli spazi adibiti a ludoteca (nel caso Reindeer) o laboratori (nel caso Magliuomini) dovrebbero essere MOLTO più grandi.
Alcuni lavori di Elbert, la foto non rende giustizia!

Alla fine,  destino comune, c'era gente che lavorava in piedi, oppure rinunciava e se ne andava.

Peccato.

In ogni caso, questa manifestazione aveva molto meno cake design (io non mi lamento perchè non sono un'amante della pasta di zucchero e dei coloranti artificiali...) e bijoux. In compenso tanto quilting e stoffe.

Una mia amica amante del quilting, che noi in Italia chiamiamo Patchwork (e non si capisce perchè noi una cosa formalmente corretta non riusciamo a farla... chiamiamo silver l'argentato e patchwork il quilting... bah), ha praticamente svuotato il portafoglio... Io un pò di meno perchè con il cucito ho un rapporto molto combattuto.




Però esposte c'erano cose stupende e se si appizzavano gli occhi si poteva vedere anche Kaffe Fassett che girava... gh gh.



foto di gruppo con al centro Kaffe Fassett

C'era anche tanta lana, anche se non di superlivello o a prezzi particolarmente interessanti.
Uno in particolare non sembrava neanche intenzionato a vendere visto che mentre gli chiedevo numi (che tra l'altro riusciva faticosamente a darmi...) su un filato si è girato e se ne è andato... vabbè...

Ha spopolato la supermegaiperbulky con cui poter fare quelle sciarpe con le braccia..Personalmente le trovo brutte, però in un mondo dove si vuole tutto subito e in modo facile, sono l'ideale.

Io invece ho comprato un pò di lana naturale che un paio di amiche mi assicurano essere lana abruzzese. Io la trovo splendida, un crema leggermente giallino, rustica, perfetta per il kaarina della Kraemer.  Come potevo NON prenderla?

E poi bottoni, belli e colorati, come se non ci fosse un domani.


L'aspetto assolutamente negativo, che più negativo non si può, è stato il CIBO.
MAI e dico MAI, in una fiera mi era capitato di trovare così poca roba da mangiare.

Ok che in genere io vado alle fiere di gioco e si sa... giocatori - giovani (non io, ovvio) = mangiare

E MANCO POCO

però anche alle altre, almeno uno stand micragnoso oltre il banchetto dell'autogrill c'era... la mia amica vegetariana ha digiunato perchè non avevano neanche un panino senza carne.
Certo,, c'era lo stand con le fontane di cioccolato però chissà perchè, secondo lei non era un apsto bilanciato... bah, sciocchezze.

30 ott 2014

Seashore e ...against all odds(Max)

Ed ecco altri due maglioni tradotti in italiano.


Se per caso venisse il dubbio, no, non ho interessi reconditi per i design di Isabell Kraemer.


Seashore
Unite al fatto che mi piacciono i suoi maglioni al fatto che adoro giocare con le lingue e che lei è proprio una persona carina ed ecco che mi ritrovo spesso e volentieri a tradurre i suoi schemi.

Lo faccio con piacere e se facendo queste traduzioni aiuto qualche italiana che non parla inglese o tedesco a lavorare uno dei suoi maglioni, meglio.

Quest'ultimi maglioni sono, come sempre, maglioni dalle linee semplici che si prestano facilmente a piccole o grandi personalizzazioni, ben scritti e dettagliati il giusto.

Lavorare un maglione di Isabell è rilassante perchè si segue facilmente.

Il Seashore è arricchito dal bottoncino dietro, qualche riga (che non guasta mai) e due spacchetti arrotondati.

Grazioso e mooooolto mettibile.

La scelta del filato fatta da lei è molto interessante, anche se io ho sempre un pò un blocco nei confronti del lavorare due fili insieme. Mah, vai a capire perchè.

...against all odds (Max)
L' ...against all odds (per festeggiare il conseguimento dell'Abitur, equivalente alla nostra maturità, del figlio Max) è ancora più semplice. arricchito anche lui dal bottoncino dietro al collo e dallo sprone colorato.


Il Seashore lo trovate in vendita qui, mentre l'...against all odds qui .

Se non avete accesso a Ravelry e vi perdete nei suoi meandri contattate me e troveremo un modo alternativo per comprare.

Come sempre, se qualcuno avesse bisogno di chiarimenti e spiegazioni a proposito del pattern e/o della traduzione, non esitate a scrivermi a info@laneeco.it !

26 ott 2014

Troppa grazia, Sant'Antonio!

Quando troppo poco e quando troppo.

Quest'anno il mio "buon proposito" era di fare più maglioni.

Direi che ci sono riuscita, ne ho fatti più in quest'anno che in tutta la mia vita.  Fare i maglioni dà una soddisfazione unica...

quando li hai finiti.

Quando li stai lavorando è cmq divertente ma... almeno per me c'è il chiodo fisso della conclusione.

E poi ci sono le maniche.

le maniche ....

Accidenti, non ho mai calcolato quanto ho le braccia lunghe. Mi è sempre piaciuto avere gli arti lunghi maaaa... quando sei tu che devi lavorare a maglia le maniche inizi a pensare che essere un T-Rex poteva avere anche i suoi lati positivi... a parte l'essere in cima alla catena alimentare, ovvio. 

Cmq, tirati alla lunga i vari lavori, alla fine praticamente ne sono usciti tre contemporaneamente dai ferri. Evvai!



Ecco il mio Ravello, della mia amata Isabell Kraemer, che era lì a stazionare da Aprile e che sono finalmente riuscita a finire nella speranza di indossarlo quando fosse venuto un pò di fresco. Che sia venuto un freddo boia mi ha un pò spiazzato ma vabbè, tanto si riuscirà ad indossarlo lo stesso negli uffici riscaldati. IL maglione è fatto con Holst Coast, un filato bellissimo anche se un pò delicato. Non sono riuscita a far venire una maglia particolarmente regolare ma il maglione è leggerissimo, morbido e caldo quel che basta per le giornate di mezzastagione, ammesso e non concesso che ce ne siano. Le uniche modifiche al pattern  sono il bordino verde sul bordo a coste e le maniche: invece di avere entrambe 9 righe io ho fatto una manica tutta a righe e l'altra senza. Perchè se non sono storte noi non le vogliamo :-) 

Per il collo io ho preferito fare un giro di i-cord perchè si apriva parecchio con la Coast (che è morbidissima) ma che è contemplato nello schema.
Per il resto il modello è stato seguito pedissequamente. 


Poi il mio Wanderling, sempre di Isabell. 

Fatto con un misto lana/alpaca comprata a Bolzano e destinata all'inizio per un maglione di marito, visto che il maglione non ingranava ed io mi sono stufata di sentir commentare il fatto che fosse di un color verde/marrone non definito (sembra un pò il colore del VERO gelato al pistacchio) ho abbandonato, con grande suo dolore, il maglione Aran su cui stavo lavorando e fatto questo PER ME. Ecco, da questo i mariti/compagni possono desumere la preziosissima lezione: non rompere troppo perchè non sai mai quando verrà disfatto il tuo lavoro :-D

Anche qui schema seguito da brava alunna tranne per l'ultima riga a contrasto su una sola delle maniche... perchè come sembre, se non son storte, non le vogliamo :-)
Il filato si lavora bene, ha una buona definizione ed è caldissimo pur rimanendo leggero (è un peso "sport")




Ed infine last but nor least,  la versione adulto del test fatto quest'estate (sì, esatto, ESTATE. Ok che non faceva caldissimo, ma io ero in Sicilia ed è stato cmq "pesantino" lavorare una bella lana  rustica in costume. Almeno quello era taglia 6 anni).

Un esperimento visto che la taglia più grande è 12 anni. Usando un filato molto più spesso di quello richiesto originariamente ho lavorato una taglia 10 anni ed è uscito un maglione da adulti... per un uomo con le braccia (anche lui) troppo lunghe -_-

Ed alla fine si è lamentato che la lunghezza di maniche che voleva era toppa! Argh... io ammetto di non essere convinta sulla lunghezza del maglione ma lui sostiene che va bene così...  secondo me è solo la paura che se lo rimetto sui ferri alla fine non glielo finisco più :-D

La foto è bruttina e non si capisce il colore del maglione (viola) ma, a parte accontentarmi, dovrei adottare metodi per far star fermo il coniuge che purtroppo sono vietati dalla convenzione di Ginevra.  

Le righe sono gialle e fatte con Drops Eskimo, mentre il maglione è in Alafoss Lopi. Speriamo che quest'anno venga un pò di freddo degno di questo nome oppure nonr iuscirà a metterselo mai. Tenero che faccia parure con il figlio :-D


Sono molto soddisfatta delle mie "criature".

Oh, ora mi posso concentrare sul mio Audrey (quello di qualche post fa, ricordate?) ed un progetto segretissimo 



12 ott 2014

I Knit cafè con le corna

Detto così suona malissimo.

Amigurumi a uncinetto di Berroco.
Per scaricare lo schema bisogna iscriversi.
Eppure è così, ormai dall'inizio dell'anno, ogni terzo sabato del mese (periodo estivo escluso) ci si incontra nella sede della Reindeer Corporation per un incontro in cui sferruzzare e chiacchierare.



Per prima cosa spieghiamo a chi non lo sapesse cos'è un Knitcafè (le corna non le spiego, suppongo che tutti sappiano cosa sono -_-):  
Un Knit cafè è un incontro di amanti del lavoro a maglia. Durante questo incontro si sferruzza in compagnia, ci si scambiano consigli, si chiariscono dubbi, si palpano lane (gh gh), si mangia, si beve ed in generale si parlotta del più e del meno.

Sì certo, anche smangiucchiare....

soprattutto smangiucchiare.

Perchè essendo la sede privata, non abbiamo alcun limite (e quindi alcun scrupolo) a portare qualsivoglia leccornia per passare il tempo... e visto che non c'è niente di più divertente che smangiucchiare in compagnia, ecco che alla fine spesso diventa un baccanale a base di cibo e lana.

Certamente dipende dalla buona volontà (e capacità) ai fornelli delle persone che intervengono. Io il mio lo metto sempre. :-D

La Reindeer Corporation, cioè la corporazione delle renne (di qui il titolo del post), è un'associazione ludico-culturale che da anni promuove il gioco intelligente. Quel gioco, cioè, dove le celluline grigie tanto care a Poirot sono stimolate a lavorare. Giochi di ruolo, di miniature, da tavolo (e non parliamo di Trivial Pursuit o indovina chi).

Poichè la sede viene sostenuta interamente da alcuni soci masoch... ehm, sostenitori che credono fortemente in questa realtà, per il Knitcafè presso la sede è richiesto ai non soci un contributo di gestione sede di 2 euro

Se riuscite a fare un salto, noi renne sferruzzatrici ne saremo felici, sia per il vostro sostegno che per la conoscenza di un'altra knitter. Potete visitare la pagina di Lane e co, dove viene periodicamente pubblicato l'evento 

E se non sferruzzate ma siete interessati a provare questa realtà del GIOCO visitate il sito della Reindeer, facciamo tante attività aperte al pubblico.

E un BRAAAM a tutti voi!


24 set 2014

Come rovinare un modello, Audrey Cardigan


Basta davvero poco a rovinare un modello e dare un'idea sbagliata di un oggetto.


Questo fa capire QUANTO è importante come si pubblicizza un oggetto.

Da quando è uscito Audrey, il nuovo modello di Isabell Kraemer (ok, ok, direte voi, sono ripetitiva qui si parla sempre della Kraemer. Avete ragione, dico io, ma tanto continuo quindi fatevene una ragione :-)) nell'ambiente, soprattutto tra le fan e chi ha avuto il privilegio di essere una tester (o una traduttrice, nel mio caso) c'è il caos.




Infatti il modello, presentato nel suo gruppo Ravelry con le foto che vedete qui di seguito, è piaciuto subito tantissimo. 

Perchè è un modello diverso, minimal, originale ed al tempo stesso classico e casual. Ha linee fluide e ben delineate da false cuciture in maglia rasata rovescia che vanno bene per qualsiasi fisico a qualsiasi età, è un cardigan che si può chiudere o lasciare aperto... ha le maniche lunghe con le asole per i pollici, un tocco originalissimo. Al tempo stesso si presta perfettamente ad un sacco di personalizzazione: si può fare un'asola sola per agganciare il cardigan solo da una parte, non farla proprio o farle entrambe per tenerlo chiuso del tutto. Accorciare le maniche ed omettere l'asola per il pollice, cambiare lo schema di colori (magari monocromatico).
E' una caratteristica dei pattern di Isabell Kraemer, la possibilità infinita di personalizzazione che ritroviamo anche qui. I suoi modelli sono lineari, essenziali e ben scritti. 


Questo modello non fa eccezione, anzi. E quindi nell'ambiente delle fan c'erano grandi aspettative per il modello, si era già approntato a mesi dalla pubblicazione un KAL, cioè un avvio di massa del progetto. Tutte le aderenti all'iniziativa lavorano insieme e postano, in modo più o meno regolare, i propri progressi. E' un modo carino per condividere un'esperienza e chiarire eventuali dubbi che dovessero insorgere. 

Fin qui tutto bene, tranne che manca una precisazione: questo modello non è un modello pubblicato dalla Kraemer bensì dalla casa produttrice americana del filato che è stato usato, la Swans Island. Il filato è probabilmente bellissimo, io purtroppo non posso dir nulla di prima mano perchè ho un'allergia terribile agli acquisti intercontinentali ed extraeuropei e quindi evito come la peste, dopo alcune botte ricevute, ogni cosa sia soggetta a controllo doganale.

Ed ecco che al momento della presentazione la Swans Island mette questa foto:

 O santa pace, ma cosa gli è venuto in mente?!? 

Il ruggito insoddisfatto delle knitter si sarà sentito fino in America, visto che alla fine si sono affrettati a mettere come foto ufficiale quella fatta dalla designer (che ne ha messe tante altre nel suo progetto  quando era in fase di test, tutte molto carine e che enfatizzano l'originalità e "giovinezza" del pattern). In questa foto il cardigan diventa una cosa che persino mia nonna (che tra l'altro era una donna grintosa e sportiva e probabilmente avrebbe adorato la versione originale) si sarebbe rifiutata di indossarlo. Come dicevano parecchie knitter nel gruppo della Kraemer, se io non avessi visto le foto originali, questo cardigan non lo avrei comprato mai. 

Sono d'accordo con loro, l'unica cosa che mi piace di questa foto è la parete in legno dietro, molto bella, anche se non fa risaltare minimamente il cardigan che viene penalizzato dalla parete dello stesso colore E da quel vestito tipo sanatorio che hanno messo alla modella (che bruttezza unica), probabilmente l'intento era di far spiccare la banda gialla ma... secondo me non funziona. 
Onestamente 5,60 euro per questo modello non le avrei date, odio le cinture in vita e odio ancora di più una cintura SOPRA un maglione che richiede una lana neanche tanto sottile (worsted!), mi fanno tristezza quei due lembi piegati e tutto questo grigio, non si vede l'asola per il pollice, indossato così le finte cuciture che danno forma scompaiono totalmente.

Insomma, il cardigan è totalmente stravolto.

Detto questo, quelli della Swans Island poveretti avranno maledetto mille volte il momento che hanno deciso di mettere online questa foto, visto che tutti si sono lamentati e continuano a lamentarsi nonostante loro siano corsi ai ripari, pubblicando subito le foto originali. Io non faccio eccezione visto che mi sono detta... ma come, non abbiamo una pagina di lamentele in italiano? Mettiamocela subito,  rigiriamo il coltello nella piaga!  

Sì, lo so, sono infame. 

In ogni caso sapete che questo cardigan è davvero versatile, lo potete indossare se andate a lavoro, in pizzeria, a fare un giro o se decidono di rinchiudervi in manicomio!

Yeah.

27 giu 2014

Gli schemi e le traduzioni

Io non sono un'amante degli schemi tradotti.

Trovò, ahimè, che l'italiano sia troppo verboso per permettere di avere uno schema da maglia che risulti chiaro e lavorabile.

Per leggere uno schema in italiano secondo  me ci vuole il codice enigma...

Però capisco anche che non tutti parlano l'inglese e che questo possa risultare uno scoglio insormontabile per che desidera provare qualcosa di più "moderno" senza doversi mettere ad imparare l'inglese.

... a hint of summer
Io adoro le lingue, mi piacciono veramente tantissimo e quindi, complice l'adorazione che ho per i suoi schemi (per le linee semplici e fluide, le scelte dei colori, il modo di scriverli... tutto) e il desiderio di far sì che sempre più persone possano godersi i suoi schemi, mi sono offerta per le traduzioni dei modelli di Isabell Kraemer.

Ve li linko qui sotto, sono schemi a pagamento (intorno ai 5 euro) e sono assolutamente soldi ben spesi.

... A hint of summer, una maglia morbida (a righe!!!) con profondo e arrotondato scollo a V. Perfetta in un misto lana/cotone per quelle serate in montagna quando un minimo di lana.

Wanderling, un semplice maglione impreziosito da un motivo a treccine che scorre sulla schiena e lungo i fianchi... e CON LE TASCHE! Ottimo per consumare quel rimasuglio di filato colorato a cui non sapevi proprio che destinazione dare. Un mix tra rustico e estroso irresistibile. Le finte trecce sono di effetto e semplicissime da fare, non richiedono neanche il ferro ausiliario. Un perfetto esempio di come avere un grande effetto con minima fatica.

Gli schemi sono scritti bene, chiari e dettagliati al punto giusto.


Wanderling
Mi sono capitati alcuni schemi che a guardarli fanno sanguinare gli occhi... bisognerebbe spiegare alle designer che io pago 5 euro per uno schema... puoi anche scialare e mandare a capo un paio di volte... per te è gratis.
Mah.

Se siete smanettone e avete un account ravelry (che tra l'altro credo sia necessario per comprare lo schema) potete anche fare un giretto sul suo gruppo. Lei è gentilissima e molto disponibile. Ovviamente risponde in inglese o tedesco... però se proprio volete un aiuto scrivette anche in italiano e io (che bazzico allegramente in quel gruppo) posso sempre farvi da tramite.


Cmq, ecco qui i due gioiellini. E' in fase di test, e verrà tradotto anche quello (gh gh) un cardigan con color block assolutamente delizioso.

27 mag 2014

Mini KC

Ok, questo modello mi piace tantissimo:

bel modello, scritto bene, richiede un filato con cui si lavora piacevolmente sia per resa che per crescita (ora sto lavorando un maglione con la Holst e NON FINISCE MAI)...

dopo quello fatto per me, che mi ricorda la mia metà siciliana ho pensato a farne uno anche per il piccolo, che ora ha 5 anni e mezzo ed è lungo e secco.

Per lui ho scelto le righe bretoni: bianco e blu, con una riga di contrasto rossa.

La Bretagna rimane nel cuore, c'è poco da fare.

Il filo è un filo di risulta preso da un maglione (sempre a righe bretoni) fatto due anni fa... non è tantissimo, quindi, ed infatti il maglioncino è venuto un pò risicato, ma è un cotone morbido morbido che da delle belle maglie definite ed è molto piacevole da lavorare.

Oh beh... ci farà l'estate e poi via, tanto era filo di riciclo.

Questo maglioncino in due settimane era pronto, lavorando nei tempi liberi, e Massimo lo ha amato subito visceralmente, infatti se l'è messo addosso e non voleva più toglierselo... nonostante il caldo che è venuto ed il rischio che si facesse venire la scarlattina :-)

Appena riesco a fermarlo e fargli una foto senza che faccia o la faccia da mostro o la faccia da povero orfanello cambio questa foto.

Massimo ha fortissimamente voluto il bottone giallo in contrasto... primo perchè adora il giallo e secondo... perchè è della Roma.

E' un segnale di quanto la scuola segni i bambini il fatto che lui eviti il calcio come la peste ma poi voglia i colori della Roma perchè gli amici sono romanisti... ma in fin dei conti,  meno male che almeno sono romanisti :-D

5 mag 2014

Kynance cove

Ah sei stata in vacanza? No, magari.

Tra l'altro mi piacerebbe da matti fare un viaggetto in Cornovaglia, visto che l'ultima volta che ho messo piede in Inghilterra è stato circa 25 anni fa... glomm.

Purtroppo i cani e problematiche legate alla mia impossibilità di riuscire ad imbarcarmi su un aereo (lo spieghiamo, per favore, agli operatori dei check-in che è discriminazione non far imbarcare un medicinale salvavita? Uff) me lo rendono estremamente difficile.

Cmq... senza uscire dal seminato, Kynance cove, oltre ad essere una pittoresca baia in Cornovaglia, è anche un delizioso schema della mia designer preferita Isabell Kraemer.

Assolutamente non perchè è crucca, eh, no no... certo, un pò aiuta ma sono convinta di riuscire ad essere super partes il giusto per giudicare se un cosa mi piace o no.

I suoi pattern mi piacciono. Tanto, molto, quasi eccessivamente.
Le linee, le scelte di colori, di peso, le istruzioni che sono sempre semplici quel tanto da essere scorrevoli ma mai noiose e ripetitive. Soprattutto sono scritte bene.

Infatti ho messo in coda un fantastilione di suoi maglioni che non so proprio quando finirò... vabbè, bisogna pensare positivo.

Intanto ho finito la mia versione estiva del Kynance cove. Non ne sono particolarmente soddisfatta per via dell'effetto strano che ha fatto il filato scelto: un misto lino/cotone della Patons.
Il filato in sè è molto bello ma le righe non sono definite... vabbè, per il resto linea morbida e stramettibile, ora è in bloccaggio.

Posto comunque la foto prima del bloccaggio, sperando di riuscire in breve a convincere qualcuno a farmi una foto un pò più carina.

Intanto, presa da sacro furore ed estremamente soddisfatta del risultato, ho deciso di farne uno anche per il piccolo Muccio... che ormai va per i 6 anni e stranamente mi ha chiesto una cosa per lui... per lui le classiche righe bretoni bianche e blu che non stancano mai, almeno me... la riga in contrasto sarà rossa.

Ah, se avete curiosità ed interesse per questo schema bellissimo lo trovate nel blog di Isabell  oppure nella sua pagina di ravelry . Il pattern è disponibile solo in inglese e tedesco... al momento ;-)

28 gen 2014

Carnival of Chaos

Ok, pare  che un nuovo vento (mefitico... d'altronde in questo periodo i broccoli sono di stagione) stia forse per soffiare nelle strade deserte di Mordheim...

che poi deserte... con tutti gli avventurieri che ci vanno in continuazione c'è più gente a Mordheim che nel supermercato prima di capodanno... ma vabbè, licenze poetiche.

Diciamo in modo più prosaico che si sta ventilando l'idea di fare una campagna a Mordheim e la cosa mi rende "abbastanza" felice perchè

A. a me Mordheim piace
B. le partite durano meno rispetto alla canonica partita a WH
C. La mia banda è FICHISSIMA.

Ecco, appunto. La mia banda... io ho preso il Carnevale del Caos... anche se non sta scritto da nessuna parte, io sono SICURA che è un false friend... insomma, più che un carnevale è un circo... cmq, le miniature sono state già dipinte a tempo debito, quindi sono a posto, potrei aggiungere un pò di quello sfiziosissimo Nurgle's Rot che è uscito da poco e che ovviamente, quando sono andata in negozio, era finito ... grrr... ma sostanzialmente è tutto pronto...

Tra l'altro, all'epoca non erano neanche usciti i foundation... quel giallo ancora mi perseguita.

I Seguaci:   

sono tre, due con la faccia a mezzaluna ed uno con il turbante... nessuno ha mai avuto il coraggio neanche di immaginare cosa ci possa essere sotto >___<







I Bruti

Cocchi de mamma... che soddisfazioni.








I Tainted Ones/ Infetti

In questo momento di influenze sono estremamente trendy... sono le miniature che mi sono piaciute di più da dipingere... ed anche se di tempo ne è passato dall'ultima partita, mi pare di ricordare che fossero anche decisamente tosti.













Gli Untori

Come fai ad avere una banda di seguaci di Nurgle SENZA gli untori? MI ricordo che la primissima avventura a Martelli da Guerra (gdr) era proprio su una persona che si stava trasformando... L'untore ha un certo valore affettivo.





E per finire i piccolini

I Nurglini

Portatori di germi ed infezioni, coperti di lordura, vomito e mocciolo... come tutti i piccolini ^__^

Meno male che Massimo (il mio Nurglino) ancora non legge °_°


Al momento non ho per le mani le statistiche e non ricordo molto, sono passati almeno 6 anni dall'ultima partita, ma appena ho in mano qualcosa aggiorno il post...


9 gen 2014

Sangue e pennelli

Il tempismo... che bella cosa.

Mentre marito ed amici decidono di iniziare una compagna con il 40K (parliamo di pupazzetti sci-fi)  ^___^ io decido di rispolverare la mia paint station (l'acqua nei bicchierini è evaporata... dico solo questo) e di dedicarmi ai miei conti vampiro...

che ovviamente non c'entrano un picchio lesso con quello a cui giocano i maschi dell'associazione.

Ok, amen, io ho voglia di conti vampiro. Sarà anche che ho avuto un pò di tempo libero e che con il Natale sotto l'albero c'erano un pò di mostriciattoli però... vabbè, ho iniziato (ed ora finito) i miei cavalieri del sangue.

Peccato che fosero, per dirla in modo trendy, vintage (in modo meno trendy VECCHI) con tutte le magagne che avevano i finecast agli esordi... insomma, i volti dei vampiri sono "intuibili" (grrr) e le superfici sono a buccia d'arancia e con un pò di bolle.
Vabbè, pare che ora siano migliorati molto. Me lo auguro perchè ho una Isabella von Karstein che mi attende e che è talmente minuta da farmi lacrimare gli occhi al solo pensiero di farla...

Come mio solito le mie miniature soddisfano me ma non hanno un grado di "arte pittorica miniaturista" elevato... visto che sono mie, però, a chi deve importare se non a me?

I colori erano abbastanza scuri e poco contrastanti.... rosso cupo, rosso acceso, nero e argento.
C'è il mio primo banner fatto a mano free hand.... è un pò stortignaccolo ma... ehi... l'ho disegnato e dipinto tutto io! Sono commossa.





6 gen 2014

Matrimonio del suocero

8 giugno (un giorno prima del MIO compleanno -_-)

Montagna

Argh... tragedia. Che mi metto? Queste sono quelle rare situazioni in cui l'uomo è avvantaggiato nel vestirsi. Giacca, cravatta e via.

La donna invece che si deve mettere ad un matrimonio un pò di livello, di mattina, in un posto ultrachic che però è in montagna la prima settimana di giugno che è famosa per essere una settimana in cui può far caldo (aiutatemi a dire caldo) o freddo (e ne può fare anche parecchio)?

Io ci sono nata in questo periodo, lo so. Ci sono anni in cui stai già in canottiera e infradito ed altri in cui il maglioncino di filo è d'obbligo... in più qui parliamo dell'Alto Adige... quindi sicuramente più freddo.

Ecco... per assicurarmi un minimo di possibilità mi sono messa in moto ed ho prodotto la bellezza di tre scialli:



1. Extracaldo

 visto l'anno un pò freddino, se si battevano brocchette avrei tirato fuori questo scialle in mohair crema.

Un'odissea farlo ma il risultato mi soddisfa molto (e viene costantemente concupito da mia madre)

Il modello è Haruni (gratuito)
 







2. Medio-caldo

Non ricordo il nome, appeno lo recupero cambio il post, comunque è una merino/seta della Zitron, color albicocca. Morbido e bellissimo.  Il modello, a cui facevo il filo da tempo perchè adoro il disegno geometrico un pò art decò è il Filigrano... sempre gratuito 


 3. Leggero


Avevo un filo rosso cotone/viscosa (il matrimonio era in comune) ed ho deciso di usarlo... argh, a parte che il risultato mi piace, lo scialle è fresco ma coprente, avvolge bene ed è molto gradevole.


Però...

Il filato è composto da un filo di cotone rosso ed uno di viscosa (molto più lucente) ritorti insieme.
Se la manifattura fiorentina che faceva il filo è fallita un motivo ci sarà... ma si possono fare gomitoli da 50 gr TUTTI con il nodo al centro? In un filo di cotone e viscosa? Una cosa che più scivolosa di quella giusto la seta pura puoi trovare.

Alla fine l'unico modo per giuntarlo è stato annodare... che su uno scialle... grrrrrrr.