16 mag 2012

I mucciomaglioni

Massimo viene chiamato ogni tanto Muccio (da MassiMUCCIO), anche se lui non da segno di gradire in modo particolare questo diminutivi... e vabbè.

Comunque, dato che ricamare lenzuoli mi era un pò venuto a noia e non mi fidavo a gironzolare con aghi e forbici vicino al nano, ho rispolverato la mia superpassione sempre sopita perchè mia madre la odia ed ha fatto di tutto per farmi passare la voglia: la maglia.
Questa volta, complice un'amica e internet con le sue quasi infinite possibilità mi sono potuta lanciare in modo "serio" in questa impresa.

Ed ecco che la prima cosa che mi è venuta voglia di fare sono dei maglioncini per Massimo... non fosse altro perchè sono veloci da fare ^__^

Il primo:

fatto con la Merinos special della Mondial, regalo di mamma. 
Modello preso da Susanna solobimbi e rielaborato perchè ho litigato con la chiusura della maglia tubolare e il collo non entrava nella dolce capoccetta del nano.

Massimo non ne ha voluto sapere di indossarla... solo quest'anno, complice il freddo un pò più  pronunciato e la "forza di persuasione" della mamma ci siamo riusciti. A lui sta d'incanto però è oggettivamente un maglione molto pesante. Non mi hanno parlato benissimo della lana, io la trovo un pò duretta.
particolare del lavoro davanti, con questo mèlange chi lo vede è bravo!



Il secondo:

Fatto sempre con una lana gentilmente fornita da mia madre che le compra, le schifa e me le rifila (ma questa almeno era scelta apposta per Massimo ed è adatta).
Ha un intreccio a rombi sul davanti ed è sempre, ovviamente di linea classica.
Questa lana è eccezionale. Il marito, in uno dei momenti di furia puliziesca ha schiaffato tutto in lavatrice, 40° CON centrifuga e poi l'ha steso con le mollette... per poco non l'ammazzo.
Ma lui ne è uscito sorprendentemente intatto... certo, questo può lasciar pensare su quando è "naturale" questa lana ma... vabbè...





Il terzo:

Gilet time! Per i bambini non c'è niente di più pratico e versatile di un gilet: li tiene coperti sul busto ma lascia le braccia libere... li mantiene quindi caldi dove devono ma allo stesso tempo permette che si rinfreschino, visto che i bambini cono moooooolto più calorosi di noi in genere.

Questo è un modello generico, preso dal libro di Anne Budd "The Knitter's Handy book of patterns" (una serie di schemi generici con tabelle pitagoriche per  adattarli alla misura ed alla tensione del filato), in cui ho inserito un nodo tipo celtico... oserei dire Aran ma non vorrei esser cazziata.  
Massimo mostra come sta il gilet addosso... 
particolare dell'intreccio
  

Il quarto:

Per questo maglione ho usato quello che rimaneva della lana del secondo maglione e una lana della filatura di Crosa morbidissima che era stata usata per una copertina di Massimo... la parte sotto morbida e spumosa, quella sopra più compatta. A me piace molto... a Massimo pure... a mia madre no -__-.

Il quinto:

Qui manca l'ultima fatica, un maglioncino in cotone a righe bianche e blu fatto appositamente per la vacanza in Bretagna che faremo quest'estate.
In Bretagna vanno moltissimo le righe... un maglione con le righe ce l'abbiamo tutti... e Massimo?
Così gliel'ho fatto.
E per fortuna l'ha apprezzato!
Ora, appena reperisco una macchina fotografica che non mi faccia le foto sfocate o scure lo inserisco!

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